top of page

Ex Centrale Idroelettrica Ponte

Tolentino (MC) - 2015

20150918_155639
20150918_162538
20160830_113221
20160830_113235
20160830_114228
20160830_114205
20160830_113443
20160830_113908
20160830_113649
20160830_113244
20160830_113418
20160830_113212

Si tratta di un intervento di archeologia industriale su un edificio soggetto a vincolo storico architettonico. L'edificio venne realizzato per volere del Podestà Paolo Giacomi con l’intento di aggiungere un supporto alla centrale idroelettrica dell’Addolorata del 1912, (una delle prime centrali di Italia), in quanto la richiesta di energia elettrica continuava ad aumentare visto, sia lo sviluppo industriale della cittadina, che lo sviluppo dell’elettrificazione rurale. La centrale fu realizzata sulla sponda destra del fiume Chienti, in prossimità del Ponte del Diavolo, entrò in funzione nel 1926 ed era alimentata dal canale delle Conce, che con un salto di 13 metri, sviluppava una potenza di 1000 Kw.

La centrale dismessa dopo la seconda guerra mondiale non fu più utilizzata, subì delle modifiche: le due finestre centrali del prospetto sud due finestre vennero sostituite da due grandi porte di ingresso, mentre sul lato ovest venne aggiunta un ampliamento disposto su due livelli,  per il resto l’integrità tipologico-formale delle strutture originali consente di annoverare l’edificio tra gli esempi più pregevole e interessanti di archeologia industriale del territorio. La vicinanza con il fiume Chienti ne fa un ottimo punto di osservazione della flora e della fauna fluviale; inoltre da questo luogo si apprezza una delle migliori viste del Ponte del Diavolo.

L’intervento eseguito ha avuto l’obiettivo di recuperare e restaurare l’immobile comunale rendendo agibili e fruibili tutti gli spazi; è stata prevista una particolare attenzione a ottenere un consolidamento delle strutture, che hanno consentito di superare gli eventi sismici del 2016 senza riportare danni.

I criteri generali della progettazione hanno previsto l’utilizzo di materiali originali e di tecnologie di rafforzamento antisismico e di consolidamento statico, compatibili con l’organismo edilizio originario.

Per il recupero del bene sono stati utilizzati i contributi del PSR della Regione Marche.

bottom of page